Jobmaps: itinerari di orientamento al lavoro

Diocesi di Spoleto – Norcia.

Anche per l’anno 2018 l’Archidiocesi di Spoleto-Norcia ha deciso di destinare le risorse provenienti dall’8×1000 alla Chiesa Cattolica per favorire l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro di soggetti inoccupati o disoccupati con la prosecuzione del progetto “JOBMAPS: ITINERARI DI ORIENTAMENTO AL LAVORO”, della precedente annualità.
Le risorse da impiegare per tale iniziativa sono state incrementate rispetto all’anno 2017, da 80 mila a 110 mila euro, così come il numero delle borse lavoro/tirocini extracurriculari è passato da 18 a 21, con un importo mensile della borsa lavoro che è aumentato da 400 a 550 per i tirocini ordinari (pari a 11) e fino ad 800 euro per i tirocini per i quali è previsto un percorso di formazione maggiormente strutturato (pari a 10 per 3 mesi ciascuno).
Per un massimo di sei mesi le persone selezionate potranno realizzare una esperienza di formazione, inserimento, reinserimento lavorativo presso aziende, enti privati, cooperative, ONLUS attive nel territorio diocesano, con la prospettiva di una occupazione di lungo periodo.
Il progetto, realizzato in collaborazione con l’Agenzia per il lavoro “GI GROUP” impegnata nei servizi dedicati alle politiche attive del lavoro, si pone l’obiettivo di sostenere i nuclei familiari o mono individuali con una entrata mensile iniziale a fronte di un impegno che possa valere come qualificazione professionale nella prospettiva di assunzione definitiva.
Questo progetto vuole rappresentare una risposta concreta della Chiesa a quelle persone che nel nostro territorio hanno perso il lavoro o ne sono alla ricerca in un clima di crisi socio-economica perdurante, che ha avuto come conseguenza la chiusura o il ridimensionamento di tutte le grandi aziende di medio-grande dimensione nel territorio dello spoletino.
Ad oggi, i tirocini extracurriculari attivati grazie ai fondi stanziati a valere sulla quota 8×1000 dell’anno 2017 e terminati, hanno portato al 33% delle assunzioni. L’obiettivo, nonostante la forte congiuntura occupazionale che caratterizza la Regione Umbria in generale ed il territorio diocesano in particolare, resta però quello di riuscire a stabilizzare almeno la metà dei tirocinanti.