Perugia C. della Pieve – Empori e lockdown

 

Gli Empori aiutano le famiglie in crisi per il Covid

In questo anno difficile segnato dalla pandemia, la Caritas diocesana di Perugia ha proseguito, seguendo le norme di distanziamento e sicurezza, le sue attività dei Centri di ascolto diocesano e parrocchiali (solo in quello diocesano vengono accolte in media 70 persone a settimana), nonché il prezioso servizio dei quattro Empori della solidarietà.

Qui settimanalmente si recano molte famiglie e persone in grave necessità, che non possono provvedere in autonomia all’acquisto di beni di prima necessità.

I fondi 8xmille destinati alla Carità quest’anno sono stati impiegati anche per l’acquisto di beni per il rifornimento dei quattro Empori diocesani.

Con la crisi generata dall’epidemia del coronavirus, moltissime famiglie hanno perso il lavoro, e alle porte della Caritas hanno bussato fin dal mese di marzo circa il 32% di persone in più. Le
percentuali, purtroppo, sono destinate a salire nei mesi a venire, con il perdurare della pandemia e il fermo di tante attività produttive.

Sono soprattutto famiglie di italiani, che prima non si erano mai rivolti alla Caritas, ed ora, invece, si ritrovano ad aver bisogno di aiuto e si rivolgono ai Centri di ascolto per chiedere soprattutto aiuti  alimentari.
Grazie all’8xmille sono stati acquistati circa 115mila euro di prodotti che sono andati a rifornire gli scaffali dei quattro Empori della solidarietà, sostenendo quasi 500 famiglie, per un totale di oltre 4.000 persone.
Nello specifico, i fondi del Sovvenire hanno sostenuto due progetti per l’acquisto di prodotti da destinare agli Empori e alla Caritas in generale.