Assisi 4 feb 2018 – Formazione per Formatori

“Il ministero del Sovvenire” è il titolo dell’incontro di formazione riservato agli incaricati per il Sovvenire delle diocesi dell’Umbria che si è tenuto ad Assisi il 4 febbraio all’hotel Casa Leonori. Hanno partecipato il Vescovo delegato dalla Ceu Mons. Paolo Giulietti, il Dott. Stefano Gasseri del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica (Spse), il coordinatore della rete regionale dell’Umbria diacono Giovanni Lolli e tutti i delegati diocesani Umbri insieme ai loro referenti parrocchiali.

L’evento ha avuto un ottimo riscontro in termini di partecipazione e soddisfazione dei circa 70 convegnisti convenuti. A breve su queste pagine verranno pubblicati gli atti del convegno insieme con alcuni video degli interventi dei relatori e delle conclusioni sui lavori di gruppo.

Nella locandina di promozione dell’evento è riportato il celebre affresco giottesco presente nella basilica superiore di Assisi, in cui san Francesco appare in sogno a papa Innocenzo III nel momento in cui regge la basilica lateranense perché non crolli. Il dipinto rende bene il significato etimologico del termine “sovvenire” che spinge a immaginare concretamente il gesto dell’“andare sotto per fare spalla”. Questo vuol dire “sovvenire”: aiutare qualcuno nella sua fragilità e lasciarsi aiutare nella propria. È un termine, infatti, che richiama la volontà di essere Chiesa portando “gli uni i pesi degli altri” (Gal 6, 2).

Si intrecciano diverse dimensioni nel termine “sovvenire”, come sottolinea mons. Donato Negro nel quaderno Solidarietà e sussidiarietà pubblicato tra i materiali divulgativi promossi dallo Spse della Cei.
Mons. Negro evidenzia la dimensione cristologica, quella antropologica e quella ecclesiologica, “tanto da farci supporre che una ‘pastorale del sovvenire’ e, prima ancora, una ‘spiritualità e una teologia del sovvenire’ possono concretizzare le preziose parole della prima omelia di Papa Francesco, in cui egli fa riferimento alla ‘vocazione del custodire’”. “È il custodire la gente diceva Papa Francesco – , l’aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore”. Il “custodire” diventa “sovvenire” – scrive Negro – “nel momento in cui si capisce che bisogna piegarsi, curvare la schiena, abbassarsi
 umilmente, offrire le proprie spalle per mettere l’altro a proprio agio e per condividere i suoi pesi. Da qui, e solo dopo questo impegnativo percorso inaugurato da Cristo stesso, prende luce e acquista pieno significato l’impegno di sostegno economico alle necessità della Chiesa, che nella sua modalità propositiva, simbolica e libera, rende più bello il volto di una comunità, davvero preoccupata di dare più che di ricevere, di perdere più che di possedere, di una Chiesa che anche quando stende la mano per chiedere lo fa solo per poter continuare a ripetere, come il suo maestro, ‘questo è il mio corpo dato per voi’ ( Lc 22, 19)”.

Questo evento ha rappresentato una tappa fondamentale per la realizzazione della missione che è stata affidata al Servizio, quella di servire la Chiesa promuovendo il suo sostegno economico, ha richiesto un grande sforzo e, se Dio vorrà, verrà ripetuto annualmente. Questo corso ha costituito un’importante occasione di formazione per tutti i referenti permettendo loro di poter loro stessi condurre eventi di formazione nelle loro realtà locali.